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Molti appassionati si domandano se si può andare a pescare con l’emergenza coronavirus Covid-19 o se è vietato.
Com’è noto, con il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri emanto ieri, 9 marzo 2020, in vigore da oggi, 10 marzo 2020, le restrizioni contenute nel Decreto emanato in data 8 marzo 2020 per l’emergenza Coronavirus vengono estese su tutto il territorio nazionale. Tutta Italia è considerata zona rossa. In molti si chiedono se si può andare a pescare.
Come previsto dalla lettera a) dell’art. 1 del citato DPCM dell’8 marzo (ora esteso a tutto il territorio nazionale), tutti gli spostamenti sono vietati, salvo che per ragioni di lavoro o di salute o per situazioni di necessità. Per potersi muovere si deve avere il modulo di autocertificazione. Una falsa dichiarazione è un reato.
Tutte le informazioni sull’emergenza Coronavirus o Covid-19 sono consultabili sul sito del Ministero della Salute.
Sui vari social si leggono i commenti di molti pescatori che pensano di poter andare a pescare perché si tratta di spostamenti in luoghi isoltati, dove non ci sarebbe il rischio di contrarre o diffondere il virus. Altri pensano di potersi spostare ovunque nella propria provincia.
Queste affermazioni sono sbagliate, non dobbiamo seguirle. Il divieto è assoluto, salvo le sole eccezioni previste dal Decreto.
Chi non rispetta le indicazioni del Decreto è punito ai sensi dell’articolo 650 del Codice Penale, secondo cui “Chiunque non osserva un provvedimento legalmente dato dall’Autorità per ragione di giustizia o di sicurezza pubblica, o d’ordine pubblico o d’igiene, è punito, se il fatto non costituisce un più grave reato, con l’arresto fino a tre mesi o con l’ammenda fino a duecentosei euro“.
Come tutti dobbiamo fare la nostra parte e rispettare le norme responsabilmente. Approfittiamo di questo periodo per sistemare la nostra attrezzatura da pesca e per studiare nuove tecniche per pescare, nell’attesa che questa emergenza finisca.
Sulla pagina del Ministero dell’Interno sono pubblicate le risposte alle domande più frequenti che si possono consultare per avere maggiore chiarezza.
Alla domanda n. 10 si legge “Lo sport e le attività motorie svolte negli spazi aperti sono ammessi nel rispetto della distanza interpersonale di un metro. In ogni caso bisogna evitare assembramenti“. Rimane però il divieto di spostarsi, quindi, provando ad interpretare, si potrebbe ritenere che le attività motorie all’aperto – e quindi la pesca – si possono esercitare se si ha la fortuna di avere il parco, il fiume, il lago o il mare subito sotto casa (pur rispettando le distanze tra le persone e il divieto di aggregazione).
In ogni caso, il comportamento più responsabile è stare a casa. La pesca non può essere considerato un valido motivo per uscire.
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